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Euro circulation and the Economic Monetary Union
註釋L'introduzione dell'euro in forma di mezzo di pagamento corrente segna un punto di svolta nel funzionamento dell'UE. Con essa può considerarsi conclusa la fase di formazione dell'Unione Economica e Monetaria. Con l'abbandono delle vecchie monete nazionali e la loro sostituzione con le banconote e le monete denominate in euro, l'intera costruzione monetaria cui hanno dato vita il trattato di Maastricht e il Patto di stabilità e di crescita viene resa meno fragile. Com'è stato autorevolmente affermato, con quest'ultimo passaggio gli europei hanno creato una moneta senza Stato. La contraddizione fra l'esistenza di una moneta unica e l'assenza di un efficace governo dell'economia nell'ambito dell'Unione non viene superata, ma il costo della secessione dal nuovo ordinamento sale al punto da rendere meno probabile il verificarsi di uno scenario limite: la reintroduzione di un segno monetario distinto da parte di un paese colpito da uno shock asimmetrico particolarmente grave, con costi elevati, anche in termini di sanzioni derivate dalla rottura del Patto di stabilità e di crescita. Com'è evidente, il successo dell'Unione, nonostante i minori pericoli, non è assicurato. I saggi qui raccolti esaminano alcuni nodi problematici del tutto urgenti che i paesi della zona euro dovranno sciogliere. In primo luogo viene affrontato il tema delle politiche e dell'indipendenza della Banca centrale europea, l'unica autorità di politica economica a livello federale, stretta fra i vincoli imposti dal trattato di Maastricht e le sollecitazioni dei governi nazionali. In secondo luogo, si considerano le relazioni con i paesi esterni, con specifico riferimento alla determinazione del tasso di cambio fra l'euro e il dollaro, ai rapporti con i paesi destinati, in ipotesi, ad aderire all'Unione, nonché alla funzione della moneta unica come àncora nominale per la stabilizzazione delle economie dei paesi confinanti con l'UE.