Questo libro offre una visione unica e illuminante del Vangelo di Giovanni, evidenziando la sua singolare capacità di trasmettere con chiarezza verità spirituali e metafisiche. Si distingue dagli altri vangeli per la sua attrattiva nei confronti di coloro che cercano una comprensione più profonda della spiritualità, rivelandosi un testo in cui il mistico è accessibile e palpabile attraverso un linguaggio che riflette direttamente le idee interiori sulla divinità e sull'esistenza umana.
L'autore analizza come le parole di Gesù, che articolano l'unione indissolubile tra Dio, l'uomo e la creazione, siano risuonate attraverso i secoli. Queste parole non solo delineano l'essenza dell'essere umano come manifestazione divina, ma affrontano anche la coesistenza del bene e del male e il modo in cui la nostra comprensione e la nostra risposta ad essi modellano la nostra realtà spirituale e materiale.
Una delle proposizioni centrali del testo è che Dio non è un'entità distante e separata, ma una presenza viva che opera attraverso tutto ciò che è. Gesù, secondo l'autore, dimostra questa verità affermando che vedere lui è vedere il Padre, sfidando così la nozione tradizionale di una divinità esterna e riaffermando l'immanenza di Dio in ogni aspetto della vita.
Inoltre, il libro sfida il lettore a riconoscere che il male è, in realtà, una mancanza di conoscenza e di connessione con la verità divina. Quando la luce della verità risplende, l'ignoranza e l'errore si dissolvono, proprio come Gesù ha esemplificato quando ha definito il male “bugiardo e padre della menzogna”.
Alla fine, il libro ci invita a riflettere sulla nostra vita: come possiamo manifestare lo spirito divino nelle nostre azioni e nei nostri pensieri? Come possiamo, attraverso il nostro esempio, dimostrare il bene supremo che risiede in ognuno di noi? Questo libro è un'esplorazione di queste domande, che incoraggia ogni lettore a trovare ed esprimere la divinità innata che esiste in lui.
A.R.Ribeiro.
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