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Boldini e gli italiani a Parigi
註釋Nel corso dell'Ottocento la Francia si trova a guidare il cammino dell'arte e costituire per molti Paesi, compresa l'Italia, un modello ineguagliato di civiltà. Per alcuni degli "artisti italiani di Parigi" - come li definisce il critico Diego Martelli in un noto reportage - il soggiorno nella capitale francese diventa un'importante occasione di aggiornamento culturale. Tra essi il più spregiudicato è Giovanni Boldini (1842-1931) che, entrato a far parte della scuderia del mercante Goupil, s'impone con gustose scenette in costume settecentesco, arrivando ben presto a rivaleggiare con il connazionale Giuseppe De Nittis, acclamato interprete della vie moderne attraverso le sue meravigliose vedute. Ben più sofferta invece la scelta artistica di Federico Zandomeneghi, la cui adesione all'impressionismo francese produce alcuni straordinari capolavori, nati in seno alla comunità artistica del caffè Nouvelle Athènes. Il volume propone un suggestivo percorso che si dipana attraverso i luoghi simbolo cari al mito della modernità francese - teatri, caffè, boulevards, ateliers - incontrando, oltre a quelle dei tre celebri artisti, le splendide opere di Vittorio Corcos, Antonio Mancini, Telemaco Signorini e di altri protagonisti della scena artistica di quegli anni.