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Tristimpiegato
Sebastiano Cubeddu
Davide Simontacchi
其他書名
Rocambolesche disavventure di un brillante responsabile
出版
Raccolto Edizioni
主題
Fiction / Humorous
Humor / Topic / Business & Professional
Family & Relationships / Interpersonal Relations
Fiction / Satire
URL
http://books.google.com.hk/books?id=hwuXAgAAQBAJ&hl=&source=gbs_api
EBook
SAMPLE
註釋
Bastioli è il responsabile di una piccola azienda di telecomunicazioni del Nord. è affetto da sindrome da dipendenza dal lavoro: l’azienda è il suo piccolo paradiso, edificato anno dopo anno per sfuggire alla monotonia della vita quotidiana e alle responsabilità familiari. Il protagonista vive con il terrore che qualcuno possa infrangere il suo sogno. Pervaso da un generico sentimento ostile, approfittando dell’“immenso” potere concessogli, si attribuisce tutti i meriti lasciando i demeriti a chi, gerarchicamente, sta sotto di lui.
Trascorre intere giornate a ideare frasi ad effetto con l’intento di tormentare i sottoposti, ingraziarsi potenziali clienti e conservare intatta la propria reputazione, trascurando il vero obiettivo per cui viene pagato: mandare avanti un ufficio. Una mattina riceve la telefonata che può cambiare radicalmente il destino della “sua” azienda: Lucio Caruso, un “illustre” imprenditore edile di origini meridionali, chiede se ci sia la possibilità di avere un collegamento ad Internet per la succursale in Eritrea...
Nota dell’Editore:
Questo romanzo comico scritto a quattro mani è anche una cruda e, a volte, impietosa critica ad alcune tipiche dinamiche relazionali che si instaurano nelle aziende.
Il testo ci propone, con le proporzioni di rapporto che ciascuno di noi potrà leggere e valutare, alcuni passaggi inevitabilmente paralleli ai romanzi “fantozziani” soprattutto quelli usciti tra il 1971 e il 1976.
Una caratteristica però dello sfortunato protagonista di questo libro è che, al contrario di Fantozzi che subiva angherie d’ogni tipo e crudeli maltrattamenti dai superiori e dai colleghi, lui le subisce esclusivamente dal titolare e da clienti e poi, con una determinazione teutonica, le perpetua specularmente attraverso i propri “sottoposti” dando vita – noi pensiamo – ad un temibile ciclo di frustrazioni pronte ad esplodere di nuovo in quella o in altre realtà.
Insomma, Bastioli non è l’ultima ruota del carro come il Rag. Ugo, ma il fatale anello di congiunzione tra diverse posizioni “gerarchiche” che davvero vorremmo descrivere diversamente al più presto.
Nell’agile e divertente lettura vediamo una eloquente fotografia di un mondo (troppo spesso mal descritto dai media) che evidentemente negli ultimi quarant’anni è cambiato molto poco, visto che gli autori negli anni ‘70, ai tempi dei succitati “Fantocci”, non erano neppure nati.