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Karl Popper e Sherlock Holmes
註釋


Tra lo scienziato, il medico, lo storico

e il detective c’è, dal punto di vista

del metodo, aria di famiglia. In tempi

recenti, del resto, non pochi epistemologi

si sono soffermati a riflettere

sui procedimenti logico-metodologici

delle loro indagini, cogliendo

somiglianze e differenze con il metodo

seguito dagli uomini di scienza

in laboratorio e dai medici al capezzale

dei pazienti. Uno dei più autorevoli

scrittori di gialli del nostro

secolo, Friedrich Dürrenmatt, ha

affermato in un’intervista che “la

scienza naturale è il più grande

giallo che esista”.Affermazione, questa,

già fatta propria molti anni

prima, e quasi con le medesime parole,

da Albert Einstein e Leopold

Infeld. I romanzi polizieschi, è noto,

piacciono anche ai filosofi (come

Ludwig Wittgenstein) e ai premi

nobel per la medicina (come Peter

B. Medawar). Quest’ultimo, nella

sua biografia, ci dice che “tutti abbiamo

letto Sherlock Holmes” e,

qualche anno prima, in Consigli a un

giovane scienziato, afferma che non

esiste lo scienziato, ma gli scienziati,

dotati di una gamma di temperamenti

tanto varia quanto quella dei

medici, dei preti o dei custodi di piscina,

e che esistono scienziati-collezionisti

e scienziati esploratori, ma

anche scienziati-poliziotti.