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La via del pavone
註釋Giulio Campennì è un architetto piuttosto strano. Non ama uscire di casa e osserva il mondo con un binocolo. La sua vita emotiva, d'altro canto, non è semplice nemmeno in casa, dove Giulio vive con Ionta, sua moglie: una giovane donna tanto incantevole quanto umorale, e - soprattutto - dotata di una madre insopportabile, che ha pensato bene di rimanere vedova per poter gravare ulteriormente sulla vita della figlia e del genero.
Nonostante il lutto recente, la signora Nelly decide di non rinunciare alle vacanze con la figlia. E la mattina della partenza si presenta a casa Campennì con il suo amatissimo animale domestico: un pavone. Non ha dubbi che Giulio, che resterà a Roma a lavorare, le farà il piacere di prendersene cura, trattandolo come fosse un figlio, nutrendolo con il suo maleolente becchime e facendogli tanti complimenti in modo che non soffra e dispieghi la sua ruota. Come al solito, Giulio non ha la presenza di spirito per opporsi al dispotismo della suocera, discendente di una stirpe di matriarche ebree poco abituate a venire contraddette. Ma Ionta e la signora Nelly non fanno in tempo ad andarsene che - orrore! - il pavone in un balzo è già scappato sopra i tetti...
Comincia così per Giulio un rocambolesco inseguimento lungo le vie della capitale; ma dopo una folle corsa dietro a un tram, una spericolata avventura in motorino con un figurante centurione romano, l¿incontro ravvicinato con la polizia e varie altre peripezie, Giulio si deve rassegnare: del pavone non c'è traccia. C'è solo una voce misteriosa che pedina Campennì.
In compenso, quando torna a casa, più morto che vivo, trova ad attenderlo Riccardo, il figlio nato "per sbaglio" da un amore di gioventù e di cui la suocera, per volere della moglie, ignora l'esistenza. Sarà proprio il figlio a unirsi a Giulio nella ricerca del pavone: che li condurrà tutti, suocera compresa, dove mai avrebbero immaginato.
Paradossale ed esilarante come le celebri pagine firmate con lo pseudonimo di Jiga Melik, questo romanzo di Alessandro Schwed è un piccolo gioiello, che si colloca nel solco della migliore narrativa umoristica e insieme racconta turbamenti, precarietà, emozioni più che mai vicine a noi.