Fantascienza - racconto lungo (30 pagine) - Cosa sarebbe successo se Italo Balbo non fosse stato abbattuto per errore dai cannoni dell’incrociatore San Giorgio e avesse potuto organizzare lui la campagna militare degli italiani in Africa? Donato Altomare ci regala un nuovo, avvincente scenario ucronico.
Giugno 1940: gli italiani vengono respinti dagli inglesi dai confini dell’Egitto fino in Libia. Italo Balbo, scampato all’abbattimento sopra i cieli di Tobruk, si scontra con Mussolini sulla gestione della guerra. Una volta ricevuto il rifiuto a comandare le armi italiane, disobbedisce agli ordini e riesce a imporsi su Badoglio organizzando l’ultima difesa contro gli inglesi, sulla carta preponderanti. In ballo, oltre a Suez, la via verso il petrolio arabo e un possibile esito diverso della guerra contro gli Alleati, oltre che un Impero italiano degno di questo nome. Una missione disperata, che Balbo si sobbarca contro ogni probabilità, e assumendosi la responsabilità diretta di un eventuale disastro. Un’avvincente galleria di personaggi e un documentatissimo viaggio tra strategie e mezzi militari all’inizio della Seconda Guerra Mondiale.
Donato Altomare nasce a Molfetta nel 1951 e vi risiede. Laureato in Ingegneria Civile esercita la libera professione. Sposato, ha tre figli. Narratore, saggista, poeta, ha vinto due volte il Premio Urania di Mondadori e cinque volte il Premio Italia, e una volta il Premio della critica Ernesto Vegetti, oltre a molti altri premi per la narrativa e la poesia. Autore essenzialmente del fantastico. Numerosissime le sue antologie, i suoi romanzi e i suoi racconti editi in Italia e all’estero. Sono state tenute tesi di laurea su di lui. È l’attuale Presidente della World Science Fiction Italia, l’associazione degli operatori della fantascienza e del fantastico.