Il Mastro artigliere bretone è la figura di primo piano di questo terzo ed ultimo romanzo del ciclo nel cui sfondo vi è sempre la guerra di indipendenza americana. Gli insorti americani hanno liberato dagli inglesi Boston, le province del sud e New York, ora le truppe di Washington sono impegnate nel Canada. È di vitale importanza che alcune urgentissime istruzioni arrivino alle truppe americane presenti vicino al Lago Champlain, ma l'impresa è tanto più difficile e pericolosa in quanto si compie in inverno inoltrato e la zona da attraversare è abitata da indiani che appoggiano gli inglesi. E chi poteva essere più adatto di Testa di Pietra, popolarissimo per la sua forza, la sua astuzia e la sua mira infallibile? Perciò il buon mastro e Piccolo Flocco partono per la difficile missione. Nonostante il tradimento della guida Davis e tante insidie, Testa di Pietra è sempre all'altezza della situazione; grazie alla sua forza riesce a sconfiggere in un duello a colpi d'ascia il capo di una tribù indiana e diventa così nientemeno che grande "sakem"! È in questa veste che incontra il suo amato baronetto William Mac-Lellan, inviato da Washington a controllare la situazione. Quest'ultimo viene anche informato della presenza molto vicina del fratellastro, il pericoloso rivale marchese d'Halifax. Infine nel castello del barone di Clairmont avviene lo scontro decisivo tra i due nobili scozzesi. La vittoria non può però che spettare al leale e generoso Mac-Lellan ed è con la morte del Marchese d'Halifax che si chiude definitivamente questo ciclo sullo fondo di un'altra vittoria: quella dell'indipendenza americana.