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Pascoli poeta dell'ombra
註釋Questo volume raccoglie saggi mirati a reinterpretare l'opera di Giovanni Pascoli attraverso l'idea dell'ombra, continuando la linea di ricerca sulla vertigine del nulla e il sentimento del vuoto. Si propone qui una rilettura di testi paradigmatici della poetica umbratile, caratterizzata dalla dissoluzione del reale, costantemente smaterializzato in figure diafane e visioni evanescenti, secondo un procedimento che si riscontra nell'intera opera pascoliana, da Myricae ai Canti di Castelvecchio sino ai Poemi conviviali, dagli scritti di poetica agli studi danteschi, nell'intreccio di antico e contemporaneo. Da questa esplorazione emerge l'originalità della poesia dell'ombra, che si distingue per l'acuta percezione dell'inconoscibile e del perturbante, tra realtà e oltre, quotidiano e metafisico, essere e nulla. Ne nasce così un'immersione inedita nell'immaginario umbratile pascoliano, che rivela intersezioni multiple con il panorama culturale fin de siècle, tra letteratura, filosofia, scienza e psicoanalisi, con particolare attenzione alle affinità con Poe, Pater, Rilke, il pensiero negativo di Nietzsche e Schopenhauer, le teorie dell'inconscio di Freud e Jung, ma anche l'influsso dell'antica sapienza indiana, a illuminare la modernità di Pascoli poeta dell'ombra e profeta dell'inquietudine novecentesca.