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La Beffa del Vino Dotto
註釋

Doveva essere l'annata migliore ed invece fu il più grande fiasco della storia della produzione di un blasonato Barolo. Quando il rubinetto del lungo vinodotto che collegava la cantina all'impianto di imbottigliamento fu aperto, del nobile vino non c'era traccia. Ma il furto non era avvenuto nella cantina. Storia difficile per il commissario Riccardi, con figure complesse: un allusivo attore che interpretava il conte Cavour, un materialista utopico che teorizzava il vino pubblico, una presentatrice televisiva ormai defilata e un famoso giornalista deluso. Tutti con storie legate al territorio. Ma la realtà è spesso più semplice e affascinante, coinvolta con le viscere della terra.


Perché al commissario Riccardi, seduto pensoso sulla panchina gigante, continuava a risuonare nella testa la data del 1616, quando per la prima e unica volta fu espugnato il castello di Serralunga? Perché la sua mente rincorreva la bella salinera e il conte di Cavour che la agognava seduto sul suo letto, ebbro di cibo? A cosa alludevano i simboli dei quattro evangelisti che dalla facciata del Duomo inneggiavano ad Alba?