L’architetto e ingegnere Ferdinando Morozzi (Colle di Val d’Elsa, 1723-1785) può essere considerato il più dotato e ingegnoso geografo, cartografo e territorialista toscano della seconda metà del XVIII secolo, per la sua multiforme e infaticabile opera che si snoda per circa 35 anni. Cartografie e riforme presenta la ricchissima e multiforme documentazione cartografica prodotta dal Morozzi al servizio dello Stato in funzione della riforma dell’assetto amministrativo (specialmente provinciale) e della costruzione della carta geometrica del Granducato di Toscana. In particolare, il volume offre un catalogo analitico, corredato delle riproduzioni fotografiche, della documentazione conservata presso l’Archivio di Stato di Siena: un corpus di 76 mappe, con le rappresentazioni dei vicariati e delle podesterie, dei corpi di comunità, dei feudi e dei ‘salti’ parrocchiali che costituisce – insieme a quella conservata a Praga – una delle raccolte più cospicue ed organiche oggi conosciute. In appendice si ripubblica il primo e importante studio sul Morozzi effettuato da Riccardo Francovich e uscito nel 1976 sulla rivista «Ricerche Storiche», che ha il merito di aver aperto nuove prospettive alle ricerche sul nostro cartografo e sulla cartografia toscana in generale.