Chi si nasconde dietro lo pseudonimo di Dionigi l’Areopagita? Ma ancora di più – ciò che è senz’altro filosoficamente più significativo – quale l’ispirazione e quale l’esito del suo pensiero: più neoplatonico o più cristiano? Nel corpus aeropagiticum, infatti, è vero che è poco presente il carattere personale di Dio e, più in particolare, di Cristo ...
Attraverso una lettura corsiva della Teologia Mistica, la tesi sostenuta nel presente saggio è che il testo in questione sia autenticamente cristiano e altamente cristologico, in quanto caratterizzato da uno stile ossimorico. Il linguaggio ossimorico, infatti, educa a percorrere senza soluzione di continuità l’andirivieni di logica e mistica, di parola e silenzio, di molteplicità e unità, senza mai smorzare il paradosso con lo scadere in un esito unilateralmente monistico o ideologico: educa a rimanere sulla soglia, capacità sulla quale, forse, è possibile non solo misurare il discrimine tra platonismo e cristianesimo, ma caratterizzare altresì la specificità di una comprensione cristiana dell’essere all’interno del panorama filosofico contemporaneo.