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Monumenti d'avorio
註釋Attorno al 1400, alcuni dei più potenti principi del tempo richiedono delle spettacolari pale d'altare scolpite in osso e avorio alla bottega, di origine fiorentina, degli Embriachi. Gli zii del re di Francia, Jean, duca di Berry, e Filippo, duca di Borgogna, il duca di Milano, Gian Galeazzo Visconti, gareggiano tra loro offrendo queste enormi e sontuose macchine alle chiese da loro protette, a Poissy, a Digione, a Pavia. Il libro in modo sistematico di queste pale d'altare, presentandone alcune inedite. Delle opere s'indagano l'iconografia, la committenza, la destinazione, ma anche le complesse vicende che esse hanno attraversato nei secoli seguenti, tra disinteresse e riscoperta. Annotation Supplied by Informazioni Editoriali