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Autunno Antimonio
註釋

 Kathmandu, Nepal 1951. Un ex partigiano deluso. Un pilota della RAF che sogna di attivare un servizio postale aereo. Un’alpinista svizzera che vorrebbe organizzare una spedizione sull’Everest. La morte della Kumari Devi, la dea vivente incarnata in una bambina di cinque anni. Un giallo sullo sfondo del Dasain, il lungo festival hindu durante il quale si sacrificano milioni di animali, e un fiume di sangue lava i templi del regno millenario.

Nel 1951 il Nepal riapre le frontiere al mondo esterno dopo un secolo di isolamento. Dante Mattei,  ex funzionario di polizia in fuga da un’Italia che lo ha deluso dopo l’entusiasmo della militanza partigiana, risponde all’appello di John, pilota della RAF in congedo che nel ‘45 era rimasto nascosto dai ribelli dopo l’abbattimento del suo aereo: il sogno di John è attivare un servizio postale aereo tra Kathmandu e l’India, da poco divenuta indipendente. Ai due amici si unisce una viaggiatrice e alpinista svizzera con l’intento di sondare la possibilità di una spedizione sull’Everest (la vetta sarà in effetti conquistata dagli inglesi l’anno successivo). Ospiti di due anziani missionari luterani nella capitale nepalese, durante una cerimonia religiosa assistono per caso alla morte sospetta di una bambina di pochi anni, candidata a divenire Kumari Devi, la dea vivente venerata come una divinità fino al raggiungimento della pubertà. Quando il decano delle corporazioni artigiane di Kathmandu scopre che Dante Mattei è un ex poliziotto, lo implora di aiutarlo a scoprire l’assassino della bambina. I tre amici si trovano loro malgrado coinvolti in un vortice di vicissitudini tra ministri onnipotenti e loschi, ingegneri tedeschi, fotografi russi, ex-Kumari adulte, santoni e poliziotti nepalesi, sullo scenario del Dasain, il lungo festival hindu durante il quale si sacrificano milioni di animali fino a lavare con un fiume di sangue i templi del regno.