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Prime ricerche su Orazio Zecca da Montefortino (oggi Artena)
註釋A dodici anni dalla sua apertura, l'Archivio storico "Innocenzo III" della Diocesi Suburbicaria di Velletri-Segni inizia la pubblicazione di una serie di quaderni con lo scopo di arricchire il panorama degli studi su questa porzione del Lazio Meridionale: il primo numero, a firma di uno dei curatori dell'archivio, è dedicato al pittore Orazio Zecca di Montefortino (oggi Artena). La vita e l'opera di questo abile ma litigioso artista di provincia, appartenente alla cerchia del Cavalier d'Arpino, costituiscono il filo conduttore a cui l'autore ha intrecciato le vicende di Francesco Nappi, Flaminio e Francesco Allegrini, Adriano Monteleone, Cesare Rossetti, Angelo Guerra, Ottavio Grisolati, e molti altri artisti minori del primo Seicento romano. Le chiese di Artena ed il palazzo baronale di Zagarolo, la Basilica di Santa Maria Maggiore e la chiesa di Santa Maria in Via, la Villa Celimontana ed il chiostro di Santa Maria sopra Minerva, sono alcuni dei luoghi per cui si snoda questa vasta ed accurata ricerca, che porta all'attenzione degli studiosi numerose opere e documenti inediti o poco noti, e mette in evidenza la diffusione dello stile di Giuseppe Cesari nel Basso Lazio. Luca Calenne è nato a Colleferro nel 1970 e vive a Roma; si è laureato e specializzato in storia dell'arte medievale e moderna presso l'Università "La Sapienza", e si è diplomato presso la Scuola di Archivistica Paleografia e Diplomatica dell'Archivio di Stato di Roma. Docente di storia dell'arte dal 2001, è attualmente impegnato nel XXIV ciclo di Dottorato di Ricerca in Metodi e Strumenti per la Storia dell'Arte presso l'Università "La Sapienza" di Roma. Collabora alle attività dell'Archivio storico "Innocenzo III" fin dalla sua fondazione. L'Archivio storico "Innocenzo III" di Segni (www.archivioinnocenzo.it) è in funzione dal 1998 grazie alla collaborazione ed all'attività di un piccolo gruppo di studiosi, ed al fondamentale sostegno dei vescovi Mons. Andrea Maria Erba e Mons. Vincenzo Apicella, succedutisi nell'episcopato, con lo scopo precipuo di riordinare, conservare e rendere fruibili le carte degli archivi ecclesiastici dell'antica diocesi di Segni, unita dal 1981 a quella di Velletri. A tale documentazione si sono aggiunti,nel corso degli anni, un archivio fotografico impostato su un sofisticato software, la biblioteca del Seminario di Segni, ricca di volumi antichi e moderni, ed altre preziose donazioni. Oltre alla normale attività al servizio degli studiosi, l'archivio svolge una propria attività di ricerca scientifica, e promuove la conoscenza della storia e dell'arte del territorio della diocesi.