登入選單
返回Google圖書搜尋
註釋Esiste un luogo, in un angolo di Piemonte, ai confini della Svizzera, inaspettato e singolare. Il Monte Sacro di Domodossola si erge appena sopra la città, domina l'ampia conca dell'Ossola e racconta una storia millenaria scritta dalla gente, intrisa di sacralità. Tra boschi di faggi e castagni sono immerse, lungo un percorso in salita lastricato in pietra, scenografiche architetture e piccole chiese, che racchiudono al loro interno capolavori d'arte, fatti di statue e affreschi. A essi la popolazione aveva affidato quattro secoli fa il compito di raccontare, di far rivivere, le tappe della Passione di Cristo sul Monte Calvario. Oggi il racconto continua e tale rimarrà inalterato nel tempo perché il suo compito è emozionare, coinvolgere, scuotere. E così, presi per mano, il «viaggio» si compie, fino alla sommità del colle dove nel silenzio della cella del beato Rosmini, tra i corridoi del convento, nel Santuario, si ha come l'impressione di essere accolti, di essere più vicini alla verità, di toccare quasi quella croce luminosa che maestosa svetta dal punto più alto del Monte per rischiarare le notti e illuminare i cuori.