In un'epoca di overdose di informazioni l'artista propone se stesso e la propria opera come un’agorà, luogo di incontro e di dibattito. "Sul palco c’è l’autore" rinvia alla figura del comédien oggi, che traghettando fra pagina scritta, teatro, video, film, considera come parte costitutiva del proprio lavoro le fasi della messa in scena. Un autore volto anche a restituire il senso di una geografia umana fatta di riti, di rimbalzi, di rispecchiamenti; e che, pur iscrivendosi nel solco di tendenze nate alcuni decenni fa, in un crescendo assume un altro tono di voce, e riesce a trasformare in energia una certa marginalità culturale, e in chiave di volta un vago avvenire. Questo libro racconta, da un punto di vista storico e metodologico, di autori che hanno colto un epicentro, un punto vitale della cultura italiana eleggendolo a libro, a spectaculum, armonizzando spesso simbioticamente diverse forme di espressione. Autori, che rifiutando l’arte come theatrum mundi, tendono a trasformare i discendenti in epigoni, ravvicinando telescopicamente tratti ancestrali e attualità.È un lavoro indirizzato a critici, a docenti, e a tutti i lettori interessati a questa epifania della cultura italiana.