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Riva, città gagliarda, città cortese. Tutela e restauro nella Riva di Luigi Antonio Baruffaldi (1850-1905)
註釋

Riva. È uno sguardo ideologico sull’architettura del passato che aspira a valorizzare l’attitudine rievocativa di specifici codici stilistici quali il neorinascimentale e il romani ad esempio, e qualifica non solo l’impegno dei restauratori ma persino dei più affermati progettisti del tardo Ottocento gardesano. Alla cifra neorinascimentale, materializzazione delle retorica nazionalistica borghese di fine Ottocento, di gran parte delle nuove ville della borghesia lombarda costruite sulla sponda occidentale del lago si contrappone la celebrazione di un italianissimo codice romanico-gotico, d’ispirazione scaligera, proposto in chiave antiaustriaca sull’opposta sponda veronese. È uno sguardo ideologico sui monumenti del passato che accomuna Baruffaldi non solo ad affermati architetti ma anche ad altre autorevoli figure di spicco della stagione politica risorgimentale italiana (Carlo Cattaneo, innanzitutto).

Questo sguardo ideologico, o ideale, sul passato, oggi è venuto meno. È difficile dire se questo rappresenti in sé un fatto negativo o positivo. Ci sono di mezzo troppe circostanze, legate in primo luogo ad una legittima fruizione di massa di un bene di straordinario interesse quale è la regione gardesana ma anche le inevitabili conseguenze che questo fatto comporta per poter esprimere un giudizio univoco ragionevolmente fondato. (Gian Paolo Treccani)


SOMMARIO

PARTE PRIMA: PROTAGONISTI E ISTITUZIONI IN UN TERRITORIO DI CONFINE

1. IRREDENTISMO, INDUSTRIA DEL FORESTIERO E TRASFORMAZIONI URBANE

2. UN PROTAGONISTA DELLA TUTELA E DEL RESTAURO RIVANO NELLA SECONDA METÀ DELL’OTTOCENTO: LUIGI ANTONIO BARUFFALDI

3. LA TUTELA STORICO-ARTISTICA

3.1 Evoluzione legislativa della tutela nei territori austro ungarici

4. GLI ORGANI ISTITUZIONALI

4.1 La Central-Commission per l’indagine e la conservazione dei monumenti architettonici nell’impero austriaco

Struttura organizzativa e competenze della Central-Commission

Il contributo di Alois Riegl

Il ruolo della Central-Commission in un comune periferico dell’Impero

4.2. La Commissione d’ornato

Il regolamento d’ornato pubblico del 1850 redatto da Luigi Antonio Baruffaldi

L’intervento sul costruito

Problemi di simmetria dei fronti

Gli adattamenti commerciali

Incrementi di volumetria

Il restauro dei “luoghi pubblici”: le chiese

Il decoro delle facciate

La Commissione d’ornato e le ricostruzioni in stile

Altri ambiti di interesse della Commissione d’Ornato

Nuove esigenze di sviluppo:

La revisione del Regolamento d’Ornato e l’attuazione del piano di ampliamento

Modifiche dei fronti

Adeguamenti tecnologici

Arredo urbano e città esistente

Conclusione

PARTE SECONDA: LUIGI ANTONIO BARUFFALDI E IL RESTAURO MONUMENTALE RIVANO

5. FUNZIONE EVOCATIVA E RESTAURI DI RIPRISTINO DELLE PORTE CIVICHE

5.1 I progetti di luigi Antonio Baruffaldi

Porta San Marco la prima espressione del linguaggio neomedioevale a Riva

Un tentativo di abbattimento di porta San Marco

Il ripristino dell’antico accesso

Da “Porte vecchie” a “Porta San Marco”

Il progetto di ricostruzione di Luigi Antonio Baruffaldi

Porta Bruciata, il neorinascimento di L. A. Baruffaldi

Lo stile neorinascimentale per una struttura difensiva

Alla ricerca dello stile italiano

La porta San Michele

Una “struttura pericolante”

La prima ipotesi di restauro di L. A. Baruffaldi per la “Porta d’Arco”

Il progetto definitivo di ricostruzione

Alcuni problemi statici

Restauro: ricostruzione di un monumento patrio

Porta del Brolo o di San Francesco

Il rammarico per un abbattimento

La proposta di Baruffaldi per un fronte urbano di ispirazione neomediovale

Una pittoresca scenografie urbana

5.2 Conclusione

6. LA RICOSTRUZIONE DELLA COPERTURA ALLA TORRE APPONALE. QUESTIONI POLITICHE E IPOTESI CONSERVATIVE

6.1 La severa eleganza dello stile dell’evo medio. Le proposte per la ricostruzione dell’antica torre

6.2 La nuova copertura in stile moderno … “il floreale italiano, sano, logico e molto vivo”

6.3 Dal ripristino alla tutela delle stratificazioni. L’intervento della Central- Commission

7. IL RESTAURO DELLA CHIESA MUNICIPALE DI SAN ROCCO

7.1 Un restauro “necessario”

7.2 Eliminare il “volgare” barocco

8. LA PARABOLA DEL RESTAURO POLITICO DI L. A. BARUFFALDI: PROBLEMI DI CONSERVAZIONE NELLA CHIESA DELL’INVIOLATA

8.1 La classificazione a monumento nazionale

8.2 Problemi statici (1881-1904)

8.3 la conservazione delle decorazioni

8.4 A. Riegl e N- Tomasi. Conservare o restaurare (1901-1908)

8.5 Conclusione

Abbreviazioni

Bibliografia