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Il Graal custodito dai Templari
註釋Un percorso sulle molteplici vie della Tradizione, un saggio su temi affascinanti che non passano mai di moda. Quello della Lopardi è un viaggio non affidato alla mente razionale, perciò non si sviluppa secondo logica, seguendo il filo di un ragionamento verso la conclusione, ma piuttosto procede in modo non lineare, guidato dall’intuizione, da una guida interiore. Il lettore è invitato a compiere, insieme all’Autrice, delle esplorazioni alla ricerca di una verità che avrà valore solo quando interiormente diverrà la Verità. Maria Grazia Lopardi, infatti, non cerca di ricondurre il tutto a una costruzione organica e compatta, ma lascia tracciato il percorso delle sue intuizioni, tra una ricerca e l’altra, delle svolte che coincidenze straordinarie hanno dato alla sua vita. A volte si è trattato di piccole, ripetute banalità che sono assurte al ruolo di coincidenze significative, suggerimenti di una sorgente interiore di conoscenza, come quando le è sembrato palese cosa sia il Graal e da dove derivi questa parola che nei secoli ha indicato l’irraggiungibile meta di ogni cercatore del divino. Scrive l’Autrice: “Credo di aver compreso cosa sia il Graal, cosa si celi dietro il mito della cerca, senza con questo avere la presunzione di averlo conquistato! Gaal, enigmatica parola, simbolo della perfezione, dominio del mito, tesoro da conquistare entrato nel linguaggio silenzioso della dottrina esoterica che, secondo la definizione di Aristotele, viene appresa molto prima di essere capita perché è comunicazione autentica che non necessita di comprensione. Una nuova intuizione mi si sta palesando e ne cerco la verifica nella Tradizione iniziatica, nella conoscenza appannaggio di popoli e culture diverse, unificante come lo è la Verità. È possibile scrivere qualcosa di nuovo sul Graal? Forse sì se quella che stiamo vivendo è l’epoca in cui tutto sarà svelato. E, in fondo, del Graal non sappiamo nulla”.