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La Prelazione Societaria
註釋Le ultime novità normative del legislatore dedicate alla circolazione delle partecipazioni hanno ampliato notevolmente la possibilità di limitare il trasferimento di azioni e quote, risolvendo, spesso con soluzioni di compromesso, i contrasti interpretativi sorti in vigenza della vecchia disciplina.
Le nuove disposizione hanno dunque esaltato la funzione societaria di dette clausole limitative, prevedendone l’introduzione nei patti sociali a maggioranza e riconoscendo ai soci dissenzienti il diritto di recesso.
A queste novità, si è aggiunta l’invasione degli statuti societari da parte delle c.d. “clausole aliene” (provenienti da altri ordinamenti) come le clausole di tag-along e drag-along, le clausole put and call, le clausole di lock-up, il cui abbinamento con la clausola statutaria di prelazione presenta non poche difficoltà.
L’ampia facoltà di intervenire sulla trasferibilità delle partecipazioni, attraverso il riconoscimento, da un lato della piena legittimità delle clausole di gradimento mero e non mero e di intrasferibilità e, dall’altro della ammissibilità delle c.d. clausole “aliene” ha, infine, notevolmente ridimensionato il fenomeno della c.d. “prelazione impropria”, vera e propria invenzione dottrinale per aggirare i vecchi divieti che colpivano dette clausole.
Di tali novità si dà conto in quest'opera, con ampi resoconti giurisprudenziali e dottrinali, prendendo atto dell’affacciarsi negli statuti societari di nuove clausole applicabili alternativamente o cumulativamente alla clausola di prelazione, ossia le clausole di first offer/first refusal che in molti ordinamenti stranieri hanno ormai soppiantato quelle di prelazione.