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Da Mussolini a Gheddafi
Angelo Del Boca
其他書名
Quaranta incontri
出版
Neri Pozza Editore
, 2015-03-11T00:00:00+01:00
主題
Biography & Autobiography / Literary Figures
Biography & Autobiography / Military
Biography & Autobiography / General
Biography & Autobiography / Historical
ISBN
8854509922
9788854509924
URL
http://books.google.com.hk/books?id=tdzbCgAAQBAJ&hl=&source=gbs_api
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SAMPLE
註釋
Splendido nella sua uniforme, in piedi nella macchina, guardava oltre la folla e sorrideva con il volto leg-germente inclinato all’indietro. Così
Angelo Del Boca
descrive il suo primo incontro con uno dei personaggi che avrebbero segnato la storia del Novecento Ancora ragazzino, rimarrà colpito dalla perfetta somiglianza tra l’uomo che aveva di fronte a sé e l’immagine che lo ritraeva sulla medaglia portata al petto da tanti gio-vani balilla come lui. Rivedrà quel nuovo Cesare pochi anni dopo, in Germania, in un campo di addestra-mento per il ricostituito esercito italiano. Già non era più l’intrepido condottiero, ma il capo di uno Stato di-mezzato, sprovvisto della sua capitale, e le cui risorse erano sistematicamente saccheggiate dai nazisti. E lo rincontrerà molti anni dopo, quando verrà in possesso dei 120 telegrammi con cui il nuovo Colleoni autorizzava l’utilizzo dei gas venefici nella guerra d’Etiopia. Il dittatore
Mussolini
era morto da ventitré anni, e il giornalista Del Boca pubblicava su «Il Giorno» il testo integrale di quei telegrammi che avrebbero diviso gli italiani. Il mondo stesso era diviso in blocchi, ancora attraversato dagli ultimi sussulti del fascismo, e tuttavia stava conoscendo la forza dirompente di un processo di decolonizzazione, così carico di speranze, che interessava l’Africa e l’Asia. Come inviato speciale della «Gazzetta del Popolo», e poi del «Giorno», Del Boca in-contrerà alcuni tra i personaggi più rappresentativi di quel Novecento. Dal criminale nazista
Adolf Eichmann
al neofascista inglese
Oswald Mosley
al poeta spagnolo
Marcos Ana
che trascorse più di vent’anni nelle carceri franchiste. Da Rinaldo Laudi a
Cesare Pavese
, da Elio Vittorini a Marcello Breusa, italiani che incarnarono una certa idea di progresso civile al pari di
Salvatore Quasimodo
e Italo Pietra. Dagli indiani Jawaharlal Nehru e Vinoba Bhave agli israeliani Shimon Avidan e Iliana Sahnin. Dagli africani Maometto V e Félix-Roland Moumié ad Ahmed Sékou Touré e Hailè Selassiè, da Martha Nasibù a Haile Sellase, senza dimenticare due personaggi minori, come il caïd Saddok e Majok Ador Athuai. Esemplari, invece, saranno la giovane
Madre Teresa di Calcutta
, l’anziano Albert Schweitzer o il sudafricano Albert John Luthuli. tre premi Nobel per la Pace, tre figure che impersonarono i migliori propositi del Novecento. E persino le nu-merose speranze disattese troveranno un loro epilogo: la tragica esecuzione del colonnello
Gheddafi
.