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Piero della Francesca matematico
註釋Piero della Francesca è universalmente noto come sommo pittore, meno noto come matematico, anche se è autore di tre libri di matematica, il Trattato d’abaco, il Libellus de quinque corporibus regularibus e il De prospectiva pingendi, che hanno lasciato una traccia importante nella storia della disciplina. Il Trattato è degno di nota per alcuni interessanti risultati nella risoluzione delle equazioni di grado superiore al secondo, che costituivano allora argomento di punta della ricerca matematica; il Libellus riprende e approfondisce il tema dei poliedri regolari e archimedei; il De prospectiva costituisce il primo tentativo di sistemare assiomaticamente la pratica della prospettiva. Il testo di Enrico Gamba e Vico Montebelli è diviso in due sezioni autonome. La prima – Formazione e percorso – cerca di individuare nella misteriosa vita di Piero i contesti, gli incontri e gli stimoli artistici che hanno favorito la sua formazione matematica. La seconda sezione – Approfondimenti – entra nei dettagli matematici delle sue opere: tratta il rapporto di Piero con Euclide e Archimede, la sua avventura algebrica nel misurarsi con i problemi più avanzati del tempo, analizza le sue tecniche prospettiche anche con interpretazioni moderne e infine evidenzia la grande eredità che ha lasciato nel campo dei poliedri e della prospettiva.