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Contro il monismo epistemologico
註釋La produzione di Sofia Vanni Rovighi è testimonianza del suo profondo e costante interesse per il tema del rapporto filosofia-scienza, un interesse personale che assumeva anche, talora, la forma di un rimpianto per non aver potuto approfondire maggiormente le sue conoscenze in campo scientifico. Oltre all'interesse personale, la muoveva anche la consapevolezza che questo tema è strettamente legato alle radici della Università Cattolica, in cui lei studiò e in cui svolse tutta la sua attività di ricerca scientifica e di insegnamento. L'Università Cattolica fu infatti ideata in epoca di positivismo imperante, quando - afferma Sofia Vanni Rovighi - "la scuola superiore italiana era in buona parte una palestra di propaganda antireligiosa nella quale si proclamava l'incompatibilità della fede con la scienza. In questa situazione, alcuni fra i migliori cattolici italiani si resero conto della necessità di una università nella quale uomini che fossero ad un tempo ricercatori seri e credenti convinti potessero dimostrare concretamente l'armonia tra scienza e fede ed insegnassero ai giovani col più rigoroso metodo scientifico, senza bisogno di far propaganda religiosa, ma semplicemente facendo vedere che ciò che si può scientificamente dimostrare non ha nulla a che fare con le negazioni dei dogmi". Queste linee dicono la sua convinzione e il suo atteggiamento di fondo: non amava nessuna apologetica affrettata o strumentale, che avrebbe sapore di 'propaganda' (lo stesso termine 'apologetica' le era alquanto sospetto), ma una pura ricerca della verità (perché la ricerca della verità non può non essere al tempo stesso ricerca della Verità). I tempi comunque cambiarono, e al soffocante clima positivistico successe un predominante clima neoidealistico, con la sua scarsa stima per il sapere scientifico.