In questo saggio l'autore analizza il rapporto tra cattolicesimo e fascismo alla luce dei recenti studi che hanno sottolineato, da un lato, l'ambizione del fascismo a ergersi a religione politica e, dall'altro, la reazione cattolica a tale fenomeno. Per inquadrare bene il contesto di questo complicato rapporto in tutto il suo spessore storico, è stato necessario indagarne i presupposti di lungo periodo tenendo conto di due processi culturali più generali avviati dalla Rivoluzione francese: la secolarizzazione della società e la sacralizzazione della politica. Tali processi, che possono sembrare tra loro contraddittori, risultano fortemente intrecciati e hanno influito sulle varie prese di posizione del cattolicesimo italiano, sia nel periodo risorgimentale e di fronte allo Stato unitario che nei confronti dello Stato fascista.