Quarantasei componimenti in versi e in prosa e una dedica sono l’esordio di Lorenzo Rensi, un poeta giovane. Qualche volta sono affermazioni di un pensiero, di un evento. In tutto però si avverte il bisogno di prendere quello che corre veloce. Fa impressione questa rapidità delle visioni, come se in un uomo non ancora del tutto formato, si facesse strada il pensiero che vivere quasi non ha durata.
Poesie audaci, potremmo definirle in un aggettivo, laddove si propongono senza veli, con coraggio di rime e di linguaggio, oltre che assolutamente mancanti di punteggiatura. Vi si scopre già una maturità nel saper leggere i sentimenti o nell’osservazione incantata della natura o nelle meditazioni sulla guerra o sulla nostra società. L’abbinamento a piccoli testi in prosa, una miscela spesso usata in poesia, ci può sicuramente stare e procura un’ulteriore luce al suo pensiero.