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Pagine Scelte dei Classici dell'Economia
註釋L’interesse a presentare antologicamente alcuni fra i più originali e significativi passi dei principali temi delle opere dei classici della scienza economica è duplice. Oltre a quello puntuale, volto a cogliere i concetti chiave della teoria economica, vi è quello sollecitato dalla esigenza di richiamare l’attenzione sulla freschezza scientifica che le opere dei grandi maestri della scienza economica conservano tuttora. Naturalmente questo modo di considerare e utilizzare il lavoro dei “classici”, implica da parte nostra la convinzione che le letture da noi scelte possano essere comprese appieno solo con l’ulteriore apporto di una ricerca personale più approfondita sui testi, ma esclude ogni ambizione di voler esaurire teorie economiche di ben più ampio respiro e tanto meno di propiziare facili rimedi con l’avallo di teorie e leggi di sviluppo già formulate. L’iniziativa, cullata da parecchi anni è stata certamente impegnativa.Innanzitutto, perché occorreva conciliare l’esigenza primaria di una corretta divulgazione con un permanente rigore teoretico. E qui le difficoltà come è noto a chiunque sono molteplici. Si va dal rischio di presentare in modo troppo soggettivo l’opera degli autori che sono considerati, non sempre con giudizio unanime, “classici” della scienza economica. In secondo luogo, chi voglia accingersi ad una impresa del genere, non può prescindere da una distinzione, anche essa ormai diventata classica, tra la storia della scienza economica vera e propria e la storia delle dottrine economiche che, nella sua accezione più ampia, comprende la storia di tutto il pensiero economico sia esso scientifico e/o ideologico. Pur non potendo operare una separazione nettissima tra scienza e ideologia, giacché in quasi tutti gli autori di teorie pure c’è sempre il contagio, volontario o involontario, dell’ideologia, abbiamo cercato di seguire un criterio che fosse il più possibile aderente a quello che ispirò Joseph A. Schumpeter così legato alle grandi scuole austriaca e italiana nella sua classica “Storia dell’analisi economica” affinché i passi scelti e gli autori menzionati fossero sempre in armonia e con le esigenze di divulgazione e con un rigore asetticamente scientifico.