登入選單
返回Google圖書搜尋
Hölderlin in Italia
註釋Questo studio si addentra nella fitta trama di rapporti che legano alcune grandi tradizioni letterarie d'Europa, l'italiana, la tedesca e anche la francese, per ricostruire le sorti ricettive di un autore destinato a imporsi nella memoria poetica novecentesca, dopo un passato di marginalità, come un riferimento precipuo e irrinunciabile, ergendosi a inquieto e centrale precursore. L'indagine prende le mosse dalla prima metà dell'Ottocento, quando il nome di Hölderlin inizia a diffondersi nella penisola tramite mediazione francese, per concentrarsi in seguito su Giosuè Carducci, che ha ascritto precocemente il lirico tedesco tra le sue predilezioni letterarie e ne ha approntato le prime versioni italiane. Si passa poi al Novecento, per considerare l'incidenza di questo modello in tutta la sua varia articolazione: i primi riflessi in Italia della coeva riscoperta europea di Hölderlin, filtrata dai periodici letterari d'inizio secolo; la cruciale congiuntura degli anni Trenta e Quaranta, quando si registra, con l'apporto determinante di protagonisti della scena letteraria, un sensibile incremento delle letture critiche e delle traduzioni, consentendo il definitivo ingresso di Hölderlin nel nostro orizzonte culturale; il fertile dialogo con l'opera hölderliniana di poeti quali Ungaretti, Montale, Luzi, Vigolo e Zanzotto.